“Le nostre interpretazioni del Vangelo, il nostro tentativo di riscriverlo è spesso a nostro uso e consumo. Francesco ci insegna a comprendere il Vangelo con semplicità e senza commento e a santificarlo con le opere”. Lo ha detto questa sera nel Santuario cappuccino del Santissimo Crocifisso di Cosenza il vescovo mons. Giovanni Checchinato. “Un Vangelo vissuto così, come ha fatto il poverello di Assisi, continua a parlare ancora oggi”. Difatti “Francesco ha capito dove si trova il tutto e che tutto ciò che ostacola tale raggiungimento deve essere gettato via”. Per mons. Checchinato, “la sequela del Vangelo si compie attraverso l’essenzialità che richiede non di aggiungere, ma di togliere per ritornare a ciò che è essenziale”. Riflettendo sull’espressione “sorella morte” del santo, mons. Checchinato ha evidenziato che “San Francesco “si è affidato totalmente di Dio e per questo ha cantato la morte”. Il vescovo ha presieduto anche la celebrazione del pio transito di San Francesco d’Assisi.