Intelligenza artificiale: Napoli, alla Parthenope la firma da parte degli Atenei campani della “Rome Call for AI Ethics” alla presenza di mons. Paglia

(Foto Centro studi Race)

L’Università degli studi di Napoli Parthenope ha ospitato la firma da parte degli Atenei campani della “Rome Call for AI Ethics” alla presenza di mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita e della Fondazione RenAIssance.
La “Rome Call for AI Ethics” è un documento ideato e promosso dalla Pontificia Accademia per la vita e in seguito dalla Fondazione RenAIssance che chiede un approccio etico all’intelligenza artificiale.
Sottoscritta in prima battuta da Microsoft, Ibm, Fao e dall’allora Ministero dell’Innovazione del Governo italiano il 28 febbraio 2020, la “Rome Call” ha conosciuto negli anni un grande seguito di pubblico. L’idea alla base della “Rome Call” è quella di promuovere un senso di responsabilità condivisa tra organizzazioni internazionali, governi, istituzioni e settore privato nel tentativo di creare un futuro in cui ogni individuo possa beneficiare dei progressi della tecnologia e affinché il progresso tecnologico garantisca il rispetto della dignità di ogni individuo. Il protocollo è stato citato dal Papa durante il G7 tenutosi in Puglia, come esempio di impegno etico nel campo dell’intelligenza artificiale.
Nel corso dell’incontro hanno firmato l’accordo i sette rettori delle Università della Campania: Antonio Garofalo, rettore della Parthenope, Matteo Lorito, rettore della Federico II, Vincenzo Loia, rettore dell’Università di Salerno, Giovanni Francesco Nicoletti, rettore della Vanvitelli, Roberto Tottoli, rettore dell’Orientale, Gerardo Canfora, rettore dell’Università del Sannio, Lucio D’Alessandro, rettore del Suor Orsola Benincasa.
“È in luoghi come questo, dove oggi ci troviamo, che si formano i leader del futuro. È qui che camminano, ragionano e dialogano i protagonisti degli anni a venire – ha dichiarato mons. Vincenzo Paglia –. E qui è anche il luogo dove deve diventare norma comune l’educazione all’AI e all’algoretica, che oltre all’ambito scientifico e tecnologico deve abbracciare anche le discipline umanistiche, per fornire una comprensione completa delle sue implicazioni etiche, sociali e ambientali. È ora di dare alla tecnologia l’indirizzo che possiamo darle verso il benessere dell’umanità tutta, verso la salvaguardia del pianeta, verso il rispetto della dignità di ogni essere umano, soprattutto dei più vulnerabili”.
Per il rettore Garofalo, “l’intelligenza artificiale è una grande scommessa per il futuro globale ma, come tutte le grandi innovazioni, può essere pericolosa se non indirizzata nella giusta direzione. Garantire un approccio etico e responsabile nello sviluppo e nell’uso dell’AI significa poter favorire una crescita inclusiva e sostenibile e che rispetti i diritti umani; gli Atenei formano le classi dirigenti del futuro, quindi hanno una grande responsabilità in questo processo ed è fondamentale la sinergia per il raggiungimento dell’obiettivo comune”.

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