Haiti sta vivendo una crisi di violenza grave con insicurezza alimentare e incertezza politica. L’allarme è stato dato ai corrispondenti stranieri presso la sede delle Nazioni Unite la scorsa settimana, in videoconferenza, coem ha riferito ieri l’ufficio comunicazione dell’Onu.
Il direttore regionale per l’America Latina e i Caraibi del Programma mondiale dell’alimentazione (Pma) Lola Castro, ha dichiarato che 5,4 milioni di haitiani, che rappresentano quasi la metà della popolazione, soffrono già di fame acuta. Il rappresentante dell’agenzia Onu nel Paese, Waanja Kaaria, ha riferito che 270.000 bambini sono sottonutriti. Il Pma è anche preoccupato per la vulnerabilità dei bambini e dei giovani al reclutamento da parte di bande criminali. Kaaria ha riferito che è aumentato il numero di attacchi che hanno causato lo sfollamento di decine di migliaia di persone. Solo negli ultimi tre mesi, il numero è raddoppiato, superando i 700.000 haitiani.
Anche in mezzo alle violenze (la scorsa settimana è stato attaccato un elicottero dell’Onu), il Pma ha continuato a distribuire cibo e ripari. Complessivamente, sono stati consegnati 2 milioni di pacchi alimentari a più di 135.000 sfollati interni. Il compito è svolto con il supporto di organizzazioni partner sul campo. Il Pma ha chiesto un maggiore sostegno internazionale per l’appello umanitario di 642 milioni di dollari lanciato per il Paese, ma finora ne è stato raccolto solo il 42%.