Tumori: Mattarella, “insidia diffusa e temuta, ricerca ha permesso di compiere passi in avanti straordinari”

“Il cancro. Un’insidia diffusa e temuta. Avvertita  sino a non molti anni fa come condanna inesorabile. Talmente temuta da non essere evocata, per tanto tempo, nel linguaggio corrente, con il suo nome ma, piuttosto citata come male incurabile, un male anonimo ma definitivo. È stato un importante risultato avergli restituito la sua dimensione di malattia che può essere combattuta, grazie alla medicina, e dunque grazie alla ricerca che la sospinge”. Lo ha sottolineato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca” al Quirinale.
“Oggi un gran numero di persone, oltre 3 milioni e mezzo, vive dopo una diagnosi di tumore: molte di loro possono considerarsi guarite, tante combattono contro la malattia con buone prospettive di successo”, ha osservato il capo dello Stato, evidenziando che “le condizioni di numerosi malati sono migliorate, consentendo relazioni positive e partecipazione alla vita familiare e della società. Un grande beneficio per tutti, anche per coloro che presumono di essere indifferenti”. “La ricerca ha permesso di compiere passi in avanti straordinari”, ha riconosciuto Mattarella, aggiungendo che “grazie alla ricerca, grazie all’immuno-oncologia e alle terapie mirate, è cambiata la storia della lotta a molti tumori”. “La ricerca – ha rilevato – ha saputo giovarsi delle strade nuove ipotizzate e aperte negli anni, a beneficio anche di altre branche della medicina. Così è avvenuto per i vaccini contro il Covid, definiti in tempi record”. Secondo il presidente, “la collaborazione tra studiosi, il lavoro di laboratorio senza frontiere, hanno reso in quel caso, e rendono questi elementi costantemente, all’umanità un servizio di immenso valore”.

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