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Regno Unito: suicidio assistito, appello ai fedeli dai vescovi di Nottingham e Portsmouth. “Scrivete ai vostri deputati perché votino contro”

“Dobbiamo preoccuparci profondamente per il contesto particolare nel quale questa legislazione sul suicidio assistito viene introdotta perché il governo sta cercando opportunità di fare tagli, i servizi pubblici sono a rischio e il nostro tanto valutato servizio sanitario è a un punto di rottura. Anche le cure palliative non vengono finanziate in modo adeguato”. Con queste parole, in una lettera pastorale che è stata letta nelle parrocchie della sua diocesi, il vescovo di Nottingham Patrick McKinney ha chiesto ai fedeli di scrivere ai loro parlamentari perché votino contro la nuova legislazione che darebbe a malati terminali adulti di Galles e Inghilterra il diritto di ottenere dai medici l’aiuto necessario a morire. La nuova normativa viene discussa, in questo momento, dal parlamento di Westminster e potrebbe essere approvata. Anche il responsabile della diocesi di Portsmouth, il vescovo Philip Egan, ha inviato una lettera ai suoi fedeli, chiedendo loro di inoltrarla ai loro parlamentari per chiedere di votare contro la nuova legislazione. Tra le ragioni per farlo, secondo il vescovo, vi è la necessità di proteggere i più vulnerabili e di non mettere a rischio gli “hospices” e chi lavora per garantire buone cure palliative. Con la nuova legge – sostiene – verrebbe anche indebolita la fiducia che, normalmente, viene riposta nei medici che potrebbero vedersi costretti a terminare la vita dei loro pazienti.

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