Giubileo 2025: mons. Fisichella, la Deposizione del Caravaggio al Padiglione della Santa Sede all’Expo di Osaka. Presentata “luce”, la mascotte del Giubileo

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

Sarà la Deposizione del Caravaggio, in prestito per sei mesi dai Musei Vaticani, l’opera al centro del Padiglione della Santa Sede all’Expo 2025 di Osaka, in programma dal 13 aprile al 13 ottobre. Lo ha annunciato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, durante la conferenza stampa di presentazione – in sala stampa vaticana – degli eventi culturali, concerti e mostre, in programma a Roma prima dell’apertura ufficiale del Giubileo. Il Padiglione della Santa Sede, progettato dall’architetto Mario Cucinella, sarà ospitato all’interno del Padiglione dell’Italia, e avrà come tema, in sintonia con il Giubileo, “La bellezza porta speranza”. “La bellezza è una forza che trasforma, è capace di toccare il cuore delle persone, di risvegliare il desiderio per un mondo migliore”, ha spiegato il vescovo: “Abbiamo utilizzato intenzionalmente il verbo ‘porta’ che possiede in questo caso un duplice significato: da un lato, indica un movimento dinamico, perché trasmette l’accesso alla speranza; dall’altro, intende richiamare la Porta Santa del Giubileo, la ‘porta’ che si apre per accogliere chiunque cerchi la pace e la riconciliazione”. “È stato direttamente Papa Francesco a desiderare che l’opera rappresentativa dell’Expo fosse l’unica opera del Caravaggio conservata nei Musei Vaticani”, ha reso noto Fisichella: “Paradossalmente si intende veicolare un messaggio di speranza. Davanti al dramma della morte, sappiamo che esiste la fede nella risurrezione, vita vera e reale che viene donata ai credenti in Cristo”. “Un’opera cardine, una delle più importanti del grandissimo maestro secentesco”, ha detto Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, a proposito del capolavoro caravaggesco: “Pensata per una cappella privata, legata all’ambiente degli oratoriani, ma che può bene incarnare il soggetto dell’Expo: la bellezza, anche nel dramma, che sottende la Resurrione. È una delle opere più ammirate nei Musei”. Due gli Ambassador della presenza della Santa Sede in Giappone: gli scultori Etsuro Sotoo e Cecco Bonanotte, il direttore d’orchestra Tonomi Nishimoto e l’artista fumettista Kan Takahama. Al termine della conferenza stampa odierna, è stato svellato il logo ufficiale di Expo 2025 della Santa Sede e la mascotte del Giubileo e di Osaka; “Si tratta di Luce, creata dal desiderio di vivere anche all’interno della cultura pop, tanto amata dai nostri giovani”. Nata dalla creatività di Simone Legno, Luce è una pellegrina raffigurata con gli elementi tipici del pellegrino: il k-way giallo per ripararsi dalle intemperie; gli stivali sporchi di terra per la strada percorsa; la croce missionaria al collo; il bastone del pellegrino e soprattutto gli occhi luminosi, simbolo della Speranza del cuore.

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