C’è anche il contributo della Comunità Incontro onlus nei contenuti del recente “Documento politico sui rischi e i danni correlati al gioco d’azzardo online ed all’uso problematico dei videogiochi online” diffuso dal “Gruppo Pompidou”, Osservatorio internazionale sulle droghe e le dipendenze del Consiglio d’Europa. La struttura terapeutica fondata da don Gelmini è infatti membro di questo Gruppo, istituito nel 1971 su iniziativa dell’allora presidente della Repubblica, Francese Georges Pompidou, e divenuto la principale piattaforma di cooperazione politica in materia di droga e dipendenze del Consiglio d’Europa.
Su nomina dell’autorità nazionale, a rappresentare l’Italia, nel gruppo di esperti sulle dipendenze online provenienti da diversi Paesi, c’è Francesca Valentini, psicologa e psicoterapeuta dell’equipe multidisciplinare della Comunità Incontro onlus.
L’ultimo rapporto e il documento normativo del Gruppo di lavoro del “Pompidou” si sono incentrati sui rischi e i danni correlati ad un uso non funzionale di videogiochi online e del gioco d’azzardo online. Un tema particolarmente sentito dalla Comunità Incontro onlus che da poco più di un anno sta sperimentando “un innovativo protocollo di cura proprio per il disturbo da gioco d’azzardo, frutto del lavoro dei professionisti dell’equipe multidisciplinare. Un protocollo basato anche sull’utilizzo di una ‘sala slot’ virtuale ricostruita in un’apposita area di Molino Silla, finalizzata a ricreare i suoni, i colori e l’ambiente di una vera e propria sala da gioco. Con l’obiettivo di desensibilizzare gli ospiti alla pratica disfunzionale del gioco d’azzardo”.
“Mentre la maggior parte delle persone gioca come attività ricreativa in modo sano, una minoranza purtroppo ne sperimenta i sintomi della dipendenza, subendo danni considerevoli in più aspetti della vita (personale, sociale, educativo/lavorativo), con conseguenti costi a livello sociale. Le attività di gioco d’azzardo online sono facilmente accessibili tramite dispositivi mobili, attraendo nuovi gruppi di popolazione e tra gli altri problemi, le normative (ad esempio la verifica dell’età) sono più facili da eludere nel gioco d’azzardo online che in quello offline, attraendo un gran numero di minorenni. Sebbene la dipendenza sia il problema più enfatizzato, non è certamente l’unico. Internet e la tecnologia mobile, inclusi il gioco d’azzardo e il gaming online, sono piattaforme per una serie di altri fenomeni potenzialmente dannosi come diversi tipi di comportamenti tossici, cyberbullismo, criminalità informatica e sicurezza informatica”, ricorda la Comunità Incontro onlus.