Si è chiusa ieri la III Assise della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei). Gli Stati generali delle chiese protestanti affiliate a questo storico organismo hanno riunito a Sacrofano presso la Fraterna Domus un centinaio di delegati e delegate da tutta Italia. Apertasi a Roma con un culto e con un evento pubblico per i primi dieci anni del programma rifugiati e migranti Mediterranean Hope (MH), l’Assise è durata tre giorni. L’Assemblea ha eletto il nuovo Consiglio, riconfermando il presidente Daniele Garrone per un nuovo mandato. Eletti anche Peter Ciaccio, Sara Comparetti, Maria Antonietta Caggiano, Libero Ciuffreda, Ilaria Castaldo e Luciano Cirica. “Sono grato all’Assemblea per la fiducia nuovamente accordatami – ha dichiarato Daniele Garrone – per la vivacità e la sua capacità di elaborazione: ne sono scaturiti chiari indirizzi per il prossimo triennio, sia per quel che riguarda la presenza nello spazio pubblico, sia per il sostegno a rifugiati e migranti, sia ancora per valorizzare lo spirito federativo e il collegamento tra i servizi e le commissioni con cui la Federazione opera. Continueremo a costruire i presupposti per nuove vie legali di accesso a persone e famiglie rifugiate e migranti, per essere interlocutori nell’ambito della libertà religiosa e del dialogo, per contribuire a creare spazi di mediazione per la pace” ha concluso il presidente.
Nel corso di questa III Assise sono state affrontate numerose tematiche che riguardano il cammino futuro della Federazione – si legge in un comunicato della Fcei –, con un’attenzione particolare alla promozione della pace e alla collaborazione fra le chiese. I lavori si sono concentrati anche sulle attività di quattro gruppi tematici: “Ecumenismo”, la campagna “Fermiamo l’odio, aiutiamo i costruttori di pace”, “Cercate il bene della città”, “Essere chiese insieme”. Inoltre, si è parlato delle attività dello Sportello scuola laicità e pluralismo, di collaborazioni con l’ecumene nazionale e internazionale, di intergenerazionalità, di superamento delle discriminazioni di genere, di ambiente e migrazioni, di carceri. L’Assise ha definito le strategie di collaborazione e di testimonianza della fede sul territorio, per rispondere alle sfide contemporanee con un approccio unitario e inclusivo. Fra le numerose mozioni approvate, emergono due importanti documenti: “Credere e lavorare per la pace” e “La voce protestante nello spazio pubblico – Testimoniare la pace in un tempo di guerre”.