“Alla luce quanto emerso cammino sinodale, ci sono e ci saranno decisione da prendere”. Lo ha detto il Papa, nel discorso a conclusione del Sinodo sulla sinodalità, in Aula Paolo VI. “In questo tempo di guerra dobbiamo essere testimoni di pace, anche imparando a dare forma reale alla convivialità delle differenze”, ha osservato Francesco, che poi ha annunciato: “Non intendo pubblicare una esortazione apostolica, basta il documento approvato. Nel documento ci sono già indicazioni molto concrete di guida per la missione elle chiese nei diversi continenti e nei diversi contesti. Lo metto a disposizione di tutti, per questo voglio che sia pubblicato: lo consegno al santo popolo fedele di Dio”. Quanto al lavoro dei 10 gruppi di studio da lui istituiti, continueranno a “lavorare con libertà”, ha assicurato il Papa, partendo dalla consapevolezza che “c’è bisogno di tempo per prendere scelte che coinvolgono la Chiesa tutta”. “Questo non è modo classico rimandare all’infinito le decisioni”, ha puntualizzato Francesco: “è quello che corrisponde allo stile sinodale con cui anche il ministero petrino va esercitato: ascoltare, discernere, decidere e valutare. Sono necessarie pause, silenzi, preghiera. E’ uno stile che stiamo apprendendo insieme, un po’ alla volta. E’ un processo di conversione”.