Azzardo: don Zappolini, “si nascondono reali conseguenze”. Gualzetti, “governo antepone interessi di far cassa e di imprese settore a discapito della salute individuale e pubblica”

Mettiamoci in gioco e Consulta nazionale antiusura sottolineano che i provvedimenti del governo, contenuti nella legge di bilancio, “vengono avanzati in un momento in cui è ormai chiaro che nel 2024 verrà toccato un nuovo record nella raccolta del gioco d’azzardo – la stima è di circa 160 miliardi di euro – dopo il record dello scorso anno con 147,7 miliardi di euro. Dati allarmanti se correlati con le più accreditate indagini sulla dipendenza da gioco d’azzardo”. Infatti, “lo studio Ipsad del Cnr-Ifc stima in circa 20 milioni gli italiani tra i 18 e gli 84 anni (43%del totale) che hanno giocato d’azzardo almeno una volta nel corso del 2022 e in 800mila gli italiani della stessa fascia d’età che presentavano in quell’anno un profilo di gioco a rischio da moderato a severo. L’indagine sottolineava che sono proprio le persone con redditi mensili e titoli di studio più bassi a diventare più frequentemente giocatori problematici o dipendenti. Lo studio Espad del Cnr-Ifc sugli studenti tra i 15 e i 19 anni stima in 1.300.000 (51% del totale) coloro che hanno giocato almeno una volta nel corso del 2022, in quasi 130mila i giocatori a rischio e in oltre 67mila i giocatori problematici”.
“È evidente che il governo intende cancellare tutti quegli spazi dove possano emergere le reali conseguenze dell’azzardo nella vita delle persone”, dichiara don Armando Zappolini della campagna Mettiamoci in gioco: “Così è per la cancellazione dell’Osservatorio, per la difficoltà di accesso ai dati sulla diffusione del gioco d’azzardo nel nostro paese e per l’azzeramento del fondo alle Regioni per percorsi di prevenzione e cura in materia di disturbo da gioco d’azzardo. Non si vuole che la gente sappia quanto dolore e quanto sangue c’è su quei soldi ai quali non si vuole rinunciare. Questa non è distrazione, è complicità!”.
“La Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II esprime preoccupazione in merito alla bozza della manovra 2025”, afferma Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II. “La linea è sempre la stessa: il governo antepone gli interessi di far cassa e delle imprese del settore a discapito della salute individuale e pubblica del Sistema Paese, considerando l’azzardo una leva fiscale sulla pelle delle persone più fragili. Dalla manovra 2025 ci si aspettava l’introduzione di solidi strumenti di tutela, vigilanza, regolamentazione e contenimento dell’azzardo, non un abbassamento di attenzione sullo stesso. C’è bisogno di una legge quadro del settore, che garantisca sull’evoluzione in essere del settore e abbia come priorità la riduzione dell’offerta”, conclude Gualzetti.

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