Esplosione a Bologna: card. Zuppi, “non si può morire di lavoro”

“Sono giorni di tanta sofferenza per la città degli uomini. Abbiamo misurato di nuovo la forza del male, imprevedibile e ingiusto, che ha spezzato la vita di due persone nell’ennesima e inquietante strage sul lavoro”. Lo ha detto oggi l’arcivescovo di Bologna card. Matteo Zuppi  in merito all’esplosione avvenuta ieri allo stabilimento “Toyota Material Handling” di Borgo Panigale, dove due persone hanno perso la vita e undici sono rimaste ferite. Ne ha parlato questa mattina, in San Pietro a Bologna, nell’omelia della messa per la Dedicazione della cattedrale: “Non è la prima volta e, forse, dobbiamo verificare con rigore e – per certi versi liberi con la sferza di Cristo – ciò che non fa scegliere e migliorare: non si può morire di lavoro – ha sottolineato -. Preghiamo per i nostri fratelli che sono morti, per le loro famiglie e per i feriti perché abbiano guarigione. Senza moltiplicare parole vane che risulterebbero amare, cerchiamo con tanta responsabilità di fare tesoro di questo dolore”. Nell’omelia il card. Zuppi ha rivolto nuovamente un pensiero alle persone colpite dall’alluvione: “Riportiamo al centro di questa casa la sofferenza per la giovane vita di Simone, vittima del disastro di questi giorni. La forza del male ha mostrato impietosamente la nostra fragilità e anche le approssimazioni, che diventano discussioni che, alla fine, non danno sicurezza per tutti e rischiano di convenire soltanto nell’immediato. Questa sofferenza – penso anche a quella di chi è rimasto ora fuori casa o di chi ha visto in pochi secondi distrutta tanta parte dei propri ricordi e della propria vita – chiede a tutti uno sforzo. La notte buia del dolore ha sempre bisogno di stelle, di punti di riferimenti di segno di coraggio anche civile e sociale. Pure la tanta solidarietà che abbiamo visto manifestarsi ci fa capire che solo nel raccoglierci e stare insieme sperimentiamo comunione e vicinanza”.
Don Paolo Dall’Olio, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro, poco dopo l’incidente a Borgo Panigale ha detto: “La Chiesa di Bologna è vicina alle famiglie coinvolte nel grave incidente in comunione con quanto detto dal nostro arcivescovo. Una vicinanza nella preghiera ma anche nell’impegno della nostra Chiesa a fianco dei lavoratori e di tutto il mondo del lavoro. È una tragedia che ci invita a riflettere e ad agire perché morti e infortuni simili non avvengano più. Siamo impegnati per una giusta cultura del lavoro da parte di tutti gli attori in campo. Anche sul versante della sicurezza abbiamo prossimamente in programma un convegno aperto a tutte le parti sociali, lavoratori, imprenditori, sindacati e comunità cristiane, perché al centro ci sia sempre la salvaguardia delle persone”.

 

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