“A me questa parola disabilità non piace tanto. Mi piace l’altra: abilità differenti”. Questa frase pronunciata il 17 ottobre scorso da Papa Francesco, nell’udienza ai ministri che avevano partecipato al G7 in Umbria su inclusione e disabilità, apre la mente a una prospettiva diversa. Se è vero che chi è affetto da una menomazione fisica ha delle limitazioni che nessun eufemismo può cancellare, è altrettanto vero che la disabilità è per molti un’opportunità per sviluppare risorse imprevedibili. È un po’ la storia di Giacomo Mattivi, ventunenne di Baselga di Pinè, in provincia di Trento, costretto dalla distrofia muscolare di Duchenne a vivere su una carrozzina con il respiratore, e diventato protagonista di un film/documentario della regista Lia Beltrami – “Green Lava” –, in uscita a novembre, ma anche di un podcast “Il talento di Giacomo”, prodotto da Radio Vaticana. Registrato quest’estate in Trentino dalla redazione podcast di Vatican News. Giacomo prova a spiegare come, nonostante la malattia e la perdita del fratello Mattia, sia riuscito a trasformare le sue difficoltà in ispirazione artistica, diventando protagonista di un documentario. “Una volta il mio amico Luca – confida Giacomo – mi ha detto che invece di vedere le cose in negativo dovevo provare a raccontare la mia vita, la mia forza, l’energia della mia famiglia, di tutti i miei amici, la forza d’animo”. “Tutti noi tendiamo a nascondere le nostre difficoltà – aggiunge – quando in realtà sono quelle che ci rendono noi stessi”. Nel podcast, scopriamo la passione di Giacomo per il cinema, la poesia e la musica, nata come reazione ai momenti più difficili, le attività dell’Associazione Shemà e di “Casa Iride”, progetti di inclusione sociale creati dalla famiglia Mattivi con i ragazzi e le ragazze di Baselga di Pinè. Nei diversi episodi si esplorano temi come l’accettazione della disabilità, la fede, l’amore per la vita e la capacità di ascoltare gli altri con il cuore. “Non potendo muovermi molte volte io ascolto e osservo, quindi ho a cuore le altre persone”, spiega il protagonista del podcast. “Le guardo in faccia e riesco a capire come stanno e poi provo a chiedere aiuto al Signore per le loro difficoltà”. La storia di Giacomo diventa così un messaggio di speranza e di inclusione per tutti. “Amo la vita, anche se a volte è molto severa e non ti lascia scampo – racconta nell’ultimo episodio – però la amo per la sua imprevedibilità”.