Papa Francesco: udienza, “tra moglie e marito mettere il dito di Dio, lo Spirito Santo”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Non sarebbe male se, accanto alle informazioni di natura giuridica, psicologica e morale che si danno, nella preparazione dei fidanzati al matrimonio si approfondisse questa preparazione spirituale”. Lo ha suggerito il Papa, nella parte finale della catechesi dell’udienza generale di oggi, pronunciata in piazza san Pietro e dedicata allo spirito Santo e al matrimonio. “Tra moglie e marito non mettere il dito”, ha detto Francesco citando un proverbio italiano: “C’è invece un dito da mettere tra moglie e marito, ed è proprio il dito di Dio: lo Spirito Santo”, che “fa l’unità”, la proposta del Papa, per il matrimonio cristiano, che per questa vocazione “ha bisogno del sostegno di colui che è il dono, anzi il donarsi per eccellenza. Dove entra lo Spirito Santo la capacità di donarsi rinasce”. “Nessuno dice che tale unità sia un traguardo facile, meno che mai nel mondo d’oggi”, ha ammesso Francesco: “Ma questa è la verità delle cose come le ha pensate il Creatore ed è perciò nella loro natura. Certo, può sembrare più facile e sbrigativo costruire sulla sabbia che non sulla roccia; ma Gesù ci dice qual è il risultato”. “Di tanti sposi si deve ripetere quello che Maria disse a Gesù, a Cana di Galilea: ‘Non hanno vino’”, ha concluso il Papa: “Lo Spirito Santo, però, è colui che continua a fare, sul piano spirituale, il miracolo che fece Gesù in quella occasione, e cioè cambiare l’acqua dell’abitudine in una nuova gioia di stare insieme. Non è una pia illusione: è ciò che lo Spirito Santo ha fatto in tanti matrimoni, quando gli sposi si sono decisi a invocarlo”.

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