Libano: Unicef, almeno 28 strutture idriche danneggiate dai bombardamenti. Compromessa fornitura di acqua per oltre 360.000 persone

Lo sfollamento forzato da varie regioni del Libano ha messo a dura prova i sistemi e i servizi idrici del Paese. Almeno 28 strutture idriche sono state danneggiate dai continui bombardamenti che hanno compromesso la fornitura di acqua a più di 360.000 persone, principalmente nel sud del Paese. Lo denuncia oggi l’Unicef. Questa impennata della domanda ha esercitato un’immensa pressione sugli stabilimenti idrici per mantenere i sistemi operativi, mantenere servizi idrici adeguati e soddisfare la crescente necessità di forniture idriche aggiuntive per sostenere le centinaia di migliaia di famiglie e bambini nei rifugi. Per garantire la continuità e la sicurezza dei servizi idrici per le comunità, sia nei rifugi collettivi che nelle famiglie, l’Unicef, grazie al sostegno finanziario dei governi dell’Unione europea, del Regno Unito e della Svizzera, ha consegnato forniture essenziali al Ministero dell’Energia e dell’Acqua per rafforzare la capacità degli stabilimenti idrici di effettuare riparazioni rapide di emergenza.
Sono state fornite attrezzature, tra cui 95 pompe, motori di pompaggio e sistemi di controllo delle pompe, oltre a 18 tonnellate di cloro gassoso e 24 km di tubature. Queste forniture sosterranno il Beirut and Mount Lebanon Water Establishment per riparare le reti idriche danneggiate, sostenere i processi di trattamento dell’acqua, garantire acqua sicura e pulita, prevenire la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua, ridurre le perdite di acqua e migliorare l’accesso a forniture idriche affidabili per le comunità colpite dalle ostilità in corso.

 

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