Il Dipartimento della Protezione civile, in collaborazione con Fondazione Cima, ha ospitato a Roma il secondo appuntamento della conferenza “Le scienze umane e sociali per il sistema di protezione civile” il 21 e il 22 ottobre. “Dopo il successo della prima sessione tenutasi il 23 e il 24 settembre, esperti, ricercatori e docenti sono tornati a confrontarsi presso la sede del Dipartimento della Protezione civile a Roma per esplorare nuovi approcci multidisciplinari alla gestione del rischio”, si legge in una nota del Dipartimento della Protezione civile, diffusa oggi.
La conferenza, che si è articolata in quattro giornate complessive, ha puntato “a sottolineare l’importanza delle scienze umane e sociali nella costruzione di un sistema di protezione civile inclusivo e resiliente”. Durante l’evento sono stati presentati 99 lavori di ricerca, realizzati da 280 autori, concentrati su tre grandi temi: “La responsabilità e la cura”, “L’incontro con l’altro” e “Rischio accettabile e rischio percepito”.
L’obiettivo principale è stato “quello di superare un approccio puramente tecnico alla gestione del rischio e favorire l’integrazione di prospettive sociali, culturali e psicologiche, cruciali per comprendere le dinamiche di risposta alle crisi e migliorare la resilienza delle comunità”.
Tra i temi principali della conferenza sono stati affrontati “la governance inclusiva, la partecipazione delle comunità, la comunicazione del rischio, l’impatto psicologico nelle emergenze”. L’iniziativa si inserisce nel quadro degli sforzi del Dipartimento per rafforzare la collaborazione tra istituzioni scientifiche e il sistema di protezione civile, per promuovere una gestione integrata e sostenibile del rischio.
L’evento, trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Dipartimento della Protezione Civile, ha permesso un’ampia fruizione dei contenuti al pubblico. Il programma dettagliato e il volume degli abstract dei lavori sono disponibili sul sito ufficiale del Dipartimento www.protezionecivile.gov.it.