“Situazione e tendenze preoccupanti”: questo in estrema sintesi il contenuto della relazione sullo stato del suolo europeo 2024. L’erosione di suolo complessivo è stato calcolato in 1 miliardo di tonnellate all’anno in tutta l’Ue. L’erosione idrica è quella più diffusa e attualmente interessa circa un quarto (24%) dei suoli dell’Ue (e un terzo dei suoli agricoli), con proiezioni che indicano un possibile aumento del 13-25% entro il 2050. A degradare il suolo però anche l’inquinamento, la perdita di biodiversità, la cementificazione, lo smottamento meccanico, seppure legato all’agricoltura. “La lotta al degrado del suolo è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi ambientali, agricoli e climatici dell’Ue”, dice la nota della Commissione, “poiché un suolo sano è essenziale per la resilienza generale della nostra società ed economia”. Servono allora “azione collettiva, monitoraggio rafforzato e sostegno legislativo”, per ripristinare questa risorsa vitale e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Il rapporto sullo stato dei suoli europei è il risultato della collaborazione tra il Centro comune di ricerca della Commissione e l’Agenzia europea dell’ambiente. È stato presentato oggi al Forum delle parti interessate dell’Osservatorio europeo del suolo, una piattaforma che riunisce esperti, responsabili politici e parti interessate di tutta Europa per discutere dello stato del suolo in Europa.