Natalità: Bordignon (Forum famiglie), “necessarie misure shock per arrestare inverno demografico”

(Foto Forum Associazioni familiari)

“Il rilancio demografico rappresenta la sfida principale per il futuro del sistema Paese. Il calo delle nascite riflette le difficoltà economiche e sociali che molti genitori affrontano, tra cui la precarietà lavorativa, il costo della vita e la mancanza di servizi adeguati di supporto. I dati Istat fotografano un vero e proprio inverno demografico nel nostro Paese. Nel 2023 le nascite erano scese a 379.890, 13mila in meno rispetto al 2022 registrando un calo del 3,4%”. Lo ha dichiarato Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, in merito ai dati dell’Istat su natalità e fecondità della popolazione residente relativi all’anno 2023.
“La situazione non sembra affatto migliorare nell’anno in corso. Secondo dati provvisori tra gennaio e luglio 2024 le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023”, ha aggiunto Bordignon, sottolineando: “Urgono politiche più incisive che favoriscano le famiglie: incentivi fiscali, un accesso facilitato ai servizi per l’infanzia, misure di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, investimento sul desiderio di genitorialità dei giovani e il potenziamento dell’assegno unico. Va anche promossa una cultura che metta al centro la famiglia e la maternità, valorizzando il loro ruolo fondamentale nel tessuto sociale. È cruciale anche adottare una strategia comune a livello europeo per affrontare l’attuale crisi demografica che mette a rischio i nostri bilanci, la sostenibilità del sistema pensionistico, il mercato del lavoro e la coesione sociale”.
Il presidente del Forum nazionale ha messo in guardia da un rischio: “Ogni anno che passa ci precludiamo sempre più la possibilità di una reazione efficace. È il momento di scelte che ci facciano uscire da questo pericolosissimo piano inclinato. Chiediamo perciò al Governo di superarsi ed innalzare l’asticella fin da questa Legge di Bilancio con ulteriori investimenti rispetto a quelli già annunciati. Non sono sufficienti correzioni di rotta rispetto al passato ma occorrono interventi shock considerando ogni risorsa impiegata per il rilancio della natalità come un investimento e non come un costo. Al contempo, è necessario riconoscere il valore essenziale della famiglia come primo nucleo di sostegno sociale, capace di generare benessere e crescita economica per il Paese”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi