Papa Francesco: messa Sinodo, “non chiuderci in dialoghi tra sordi, dove ciascuno cerca di tirare acqua al proprio mulino”

“Non è in grado di sentire la voce del Signore chi con arroganza presume e pretende di averne l’esclusiva”. È il monito del Papa, nell’omelia della messa presieduta in piazza San Pietro per la seconda sessione del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. “Ogni parola invece va accolta con gratitudine e semplicità, per farsi eco di ciò che Dio ha donato a beneficio dei fratelli”, ha raccomandato Francesco, esortando a “non trasformare i nostri contributi in puntigli da difendere o agende da imporre”, ma ad offrirli “come doni da condividere, pronti anche a sacrificare ciò che è particolare, se ciò può servire a far nascere insieme qualcosa di nuovo secondo il progetto di Dio”. “Altrimenti finiremo per chiuderci in dialoghi tra sordi, dove ciascuno cerca di tirare acqua al proprio mulino senza ascoltare gli altri, e soprattutto senza ascoltare la voce del Signore”, il grido d’allarme del Papa: “Ricordiamoci che nel deserto non si scherza: se non si presta attenzione alla guida, presumendo di bastare a sé stessi, si può morire di fame e di sete, trascinando con sé anche gli altri. Mettiamoci dunque in ascolto della voce di Dio e del suo angelo, se davvero vogliamo procedere sicuri nel nostro cammino al di là dei limiti e delle difficoltà”.

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