Minori in carcere: Antigone, sono 569, +48% in due anni e +16,4% dal 2023. Oltre il 65% in attesa di condanna definitiva

Foto Antigone

Al 15 settembre 2024 erano 569 i ragazzi e i giovani adulti (fino a 25 anni) detenuti negli Istituti penali per minorenni (Ipm) italiani. È da febbraio che il dato supera costantemente le 500 presenze, arrivando ad oscillare tra le 560 e le 580 negli ultimi mesi. Numeri così alti non si erano mai registrati prima. È quanto emerge dal dossier sull’emergenza negli Istituti penali per minorenni (Ipm) intitolato “Ad un anno dal decreto Caivano” e presentato questa mattina a Roma dall’associazione Antigone. Il 65,7% dei giovani reclusi è in misura cautelare in attesa di condanna definitiva.
“A ottobre 2022, momento in cui si insedia l’attuale governo – rileva Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone e responsabile dell’Osservatorio minori, aprendo la presentazione del dossier -, le carceri minorili ospitavano 392 persone, del tutto in linea con il dato immediatamente precedente la pandemia (durante la quale sono calati ulteriormente, ma evidentemente a causa di un fattore esterno). A fine 2019 i ragazzi in carcere erano infatti 382”. In ventidue mesi i giovani detenuti sono cresciuti del 48%. “Un’impennata – prosegue Marietti – che non ha eguali e non trova alcun fondamento in un parallelo aumento della criminalità minorile, che negli ultimi quindici anni ha avuto un andamento ondivago” e “nel 2023 ha visto addirittura diminuire del 4,15% il numero di segnalazioni di minori denunciati o arrestati rispetto all’anno precedente”.
Al 15 settembre 2024, si legge nel dossier, gli ingressi registrati da inizio anno sono stati 889. Nello stesso periodo del 2023 gli ingressi erano stati 764. In un solo anno si è registrata una crescita del 16,4%.

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