Minori in carcere: Antigone, – 4,15% i ragazzi denunciati e/o arrestati nel 2023. Aumentano dipendenze e uso di stupefacenti

Parlando di criminalità minorile, contrariamente all’idea diffusa delle cosiddette “baby gang” come un’invasione di minori devianti e criminali, soprattutto a causa della presenza di ragazzi stranieri descritti come privi di controllo, i dati del dossier di Antigone sugli istituti penali minorili, presentato questa mattina a Roma, mostrano una realtà diversa. Nel 2023, si legge infatti nel dossier, i ragazzi tra i 14 e i 17 anni denunciati e/o arrestati sono diminuiti del 4,15% rispetto al medesimo dato raccolto nel 2022. Distinguendo in base alla nazionalità, si nota come le segnalazioni di minori italiani denunciati e/o arrestati siano diminuite del 2,19%, mentre quelle di minori stranieri si siano ridotte addirittura del 5,93%.
Per quanto riguarda le tipologie di reato, tra il 2022 e il 2023 si nota un calo delle segnalazioni per risse (-16,41%) e percosse (-16,52%). Al contrario, sono in aumento le segnalazioni per rapina (7,69%), lesioni dolose (1,96%) e violenza sessuale (8,25%). La rapina rappresenta il 29,8% del totale dei reati a carico di tutti coloro che sono entrati in Ipm nell’anno, seguita dal furto con il 12,8%. Emerge inoltre come i ragazzi autori di reato presentino sempre più problemi di dipendenza e di uso di sostanze stupefacenti, a prescindere dalla nazionalità e dalla condizione economica.

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