“Il settore dell’azzardo con il suo indotto è diventato un comparto che impatta in maniera rilevante sull’economia del Paese”: lo afferma Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II, dopo la diffusione dei dati sul gioco d’azzardo nel nostro Paese resi noti dal sottosegretario all’Economia Federico Freni. “Un’economia, però, che non genera benessere per le famiglie, ma sovraindebitamento, usura, povertà e dipendenze. Non genera benefici nemmeno per lo Stato che lo promuove, se si considerano le conseguenze sanitarie e le cure che deve sostenere per le persone affette da disturbo da gioco d’azzardo. Le scommesse non possono essere una leva di crescita erariale e di sviluppo per il Paese”, evidenzia Gualzetti. “L’anno che sta per chiudersi sta segnando l’ennesimo record di consumo di azzardo che farà aumentare il già altissimo numero di giovani e famiglie intrappolati nella dipendenza patologica da azzardo e nella povertà. Preoccupa la facilità dell’accesso a queste offerte da parte delle giovani generazioni, che superano i divieti per i minorenni soprattutto nell’online. Stiamo assistendo a una sottovalutazione collettiva di un fenomeno drammatico e tuttavia pianificato da aziende e istituzioni, che vede le agenzie educative, sanitarie e del terzo settore inascoltate e quasi impotenti di fronte agli enormi interessi che ruotano intorno all’azzardo”, conclude il presidente della Consulta nazionale antiusura.