Diocesi: Caritas Catania, accordo con la scuola di Paternò contro la dispersione scolastica

Inaugurato stamattina a Paternò il Centro formativo della Caritas Diocesana di Catania dedicato alla memoria di “Giovanni Lizzio”, l’ispettore capo ucciso dalla mafia a Catania il 27 luglio del 1992. Una nuova opera segno per accompagnare – attraverso il servizio di doposcuola e le attività oratoriali – bambini di età scolare che vivono particolari situazioni di disagio familiare e sociale. Presenti l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, delegati del Prefetto e del Questore, rappresentanti delle Istituzioni civili e militari, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “G. Marconi” di Paternò e Ragalna, Maria Santa Russo, il direttore della Caritas, don Nuccio Puglisi, il commissario della Confraternita Maria SS. Del Soccorso, Valeria Pisasale. “Il nostro territorio purtroppo è segnato dalla povertà educativa”, evidenzia mons. Renna aggiungendo che il Centro  è voluto dalla Caritas diocesana ed è stato realizzato grazie al contributo di coloro che attraverso 8xmille vogliono che “la Chiesa Cattolica realizzi delle opere, soprattutto nei confronti delle tante povertà del nostro tempo. Un oratorio è un luogo dove si gioca, c’è un campetto che toglie i ragazzi dall’insicurezza e dai pericoli della strada. Ci sono delle aule di studio dove verranno seguiti perché nessuno sfugga ai compiti dello studio e dell’approfondimento”. È una testimonianza della Chiesa in uscita che sul territorio sviluppa alleanze virtuose con l’Istituzione scolastica come sancito da un protocollo firmato dalla Caritas diocesana di Catania e dall’Istituto Comprensivo G. Marconi di Paternò che prevede un patto di mutualità educativa per “ridurre le condizioni che favoriscono il disagio giovanile e scolastico tramite la segnalazione di studenti della scuola primaria in contesti familiari fragili che verranno inseriti nei percorsi di doposcuola e potenziamento curati dai docenti volontari del Centro”. “L’accordo – spiega Maria Santa Russo – segna un passo significativo verso il potenziamento dell’educazione e della crescita sociale dei nostri studenti. Questo protocollo di intesa è stato concepito per arricchire l’offerta formativa destinata agli alunni dei plessi Aldo Moro e Pitrè.  Il Centro Lizzio è la seconda struttura contro la dispersione scolastica attivata dalla diocesi siciliana e dalla Caritas sul territorio dopo il “Centro Livatino” di San Giorgio. Per il direttore Caritas, don Puglisi,  “si è scelto di intitolare questa nuova realtà ad un Uomo che, da servo dello Stato e di specchiata virtù civica e morale, possa essere additato ai nostri ragazzi come un modello di legalità e giustizia sociale, e di amore al Servizio fino al sacrificio di sé. Il nostro saluto e il nostro pensiero vanno all’Ispettore e ai suoi familiari”.

 

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