Secondo l’Istat, in Italia nel 2023 la popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale è calata dal 24,4% dell’anno precedente al 22,8%. Tuttavia, è stato rilevato un aumento di coloro che si trovano in condizione di grave deprivazione materiale e sociale. “Dietro alle percentuali, per quanto parzialmente in calo, ci sono esseri umani che quotidianamente devono fare i conti con una bassa disponibilità di risorse economiche che significa difficoltà di accesso a beni essenziali, all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’alloggio”, dichiara il presidente della Croce rossa italiana, Rosario Valastro, in occasione della Giornata mondiale per l’eradicazione della povertà. “Penso alle famiglie alle quali ogni giorno forniamo pacchi alimentari, alle solitudini di quanti si rivolgono ai nostri sportelli sociali, ai senza dimora che assistiamo quotidianamente. Sono gli esseri umani, ciascuno con una propria dignità, che danno un volto ai numeri. Sono le persone alle quali la Croce rossa italiana non volta le spalle ma tende la mano, grazie all’incrollabile impegno di volontarie e volontari”.
Il tema della Giornata mondiale per l’eradicazione della povertà 2024 è “Porre fine al maltrattamento sociale e istituzionale. Agire insieme per società giuste, pacifiche e inclusive” e punta l’attenzione su una delle dimensioni nascoste della povertà, quella della stigmatizzazione, che conduce a politiche e pratiche che negano i diritti umani fondamentali.
“L’esperienza quotidiana delle povertà che affliggono tante persone, ci mette di fronte a un mondo nel quale purtroppo va perdendosi la solidarietà sociale e aumenta sempre di più lo stigma nei confronti di chi non ha risorse. Come se la povertà fosse una colpa”. Davanti a tutto questo, la Cri “risponde concretamente, ogni giorno”. aggiunge il presidente. Nel 2023, la Croce rossa ha distribuito circa 460mila pacchi alimentari, erogato quasi lo stesso numero di pasti, consegnato più di un milione di generi alimentari di prima necessità attraverso le Unità di strada. E ancora, attraverso l’attività dei Comitati, sono stati consegnati quasi 90mila beni non alimentari e raggiunte 90mila persone con progetti di integrazione sociale. “Sono i numeri – conclude Valastro – di chi è sempre in prima linea, ovunque e per chiunque”.