Compie dieci anni “Mediterranean Hope”, il programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e per celebrare l’anniversario l’appuntamento è a Roma, giovedì 24 ottobre, presso il tempio valdese di piazza Cavour. “Dal nostro arrivo a Lampedusa in poi, questa storia collettiva e condivisa è un piccolo contributo alla costruzione di un futuro più giusto e inclusivo”, dichiara in una nota la coordinatrice di Mediterranean Hope, Marta Bernardini. “Non vogliamo solo ripercorrere questi 10 anni ma capire insieme come andare avanti, come continuare ad impegnarci per i diritti. Con uno sguardo alle persone che abbiamo avuto il privilegio di sostenere, alle tante esperienze fatte, e al futuro, con tutte le sfide che ci aspettano”. La giornata si aprirà alle 15 con un culto sul tema dell’accoglienza ispirato al versetto: “Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio” (Romani 15,7). A partire dalle ore 17, si ripercorreranno i dieci anni di impegno di Mediterranean Hope attraverso testimonianze, video e con la musica della MaTeMusik Band. Ci saranno quindi tre panel tematici ai quali parteciperanno: Simohamed Kaabour, docente e attivista, Djarah Khan, scrittrice, Lamin Drammeh, attore e attivista, Valentina Brinis, Open Arms, Luca Attanasio, giornalista, Annalisa Camilli, giornalista, Emanuela Del Re, Rappresentante Speciale dell’Unione Europea per il Sahel, Maurizio Ambrosini, sociologo, Università degli Studi di Milano, Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, Paolo Naso, politologo, Sapienza Università di Roma. L’evento si concluderà con un intervento di Daniele Garrone, Presidente della Fcei. Il decennale di “Mediterranean Hope” è l’evento di apertura della III Assise Generale della Fcei, che si svolgerà dal 24 al 27 ottobre prossimo, tra Roma e Sacrofano. L’Assise si riunisce ogni tre anni e rappresenta gli “Stati generali” del protestantesimo italiano.