Germania: vescovi tedeschi contro revisione norme sull’aborto. Kopp (portavoce), “legge attuale protegge autodeterminazione e salute donna e nascituro”

La Conferenza episcopale tedesca (Dbk) si è espressa oggi, ancora una volta, contro la revisione delle attuali norme sull’aborto e ha criticato una corrispondente mossa di alcune associazioni: in risposta alla presentazione odierna, da parte di un gruppo di organizzazioni della società civile, di un disegno di legge per regolamentare l’aborto al di fuori del diritto penale, sino alla 22ma settimana, il portavoce della Conferenza episcopale tedesca, Matthias Kopp ha espresso in un comunicato il pensiero della Chiesa cattolica tedesca: “I vescovi tedeschi continuano a sostenere il mantenimento del concetto di protezione giuridica esistente ai sensi dell’articolo 218 del codice penale in combinazione con la legge sui conflitti di gravidanza. Protegge l’autodeterminazione e la salute della donna e del nascituro e tiene conto del rapporto speciale tra madre e figlio durante la gravidanza. I vescovi lo hanno sottolineato più volte, anche nel loro comunicato in occasione del rapporto della Commissione sull’autodeterminazione riproduttiva e sulla medicina riproduttiva”. Nel caso di una regolamentazione non penale, vi è una forte preoccupazione che il diritto ad una pari protezione della vita umana non nata e nata verrebbe meno.
Attualmente l’aborto è illegale. Tuttavia, gli aborti nelle prime dodici settimane rimangono impuniti se la donna chiede preventivamente consiglio sociosanitario. Resta impunita anche la procedura per motivi medici o dopo uno stupro.
Secondo i vescovi l’argomentazione a favore di una regolamentazione non penale non è valida. L’attuale normativa non criminalizza né stigmatizza le donne incinte o i medici. La Dbk spinge per l’ampliamento delle misure a favore delle donne, della famiglia, degli alloggi e della politica sociale per sostenere le donne incinte e proteggere la vita. Kopp ha ricordato che “nello spirito della tutela della vita, è positivo il fatto che l’attuale regolamentazione legale contribuisca a far sì che, secondo le statistiche, in Germania si abortisca meno che in altri Paesi europei. In Germania ci sono stati 5,4 aborti ogni 1.000 donne nel 2022, mentre in Francia ci sono stati 14,1 aborti ogni 1.000 donne”.

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