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Consiglio d’Europa: efficienza della giustizia. Cause civili ancora lente. Nei tribunali arriva il digitale

In 44 Stati membri del Consiglio d’Europa è possibile accedere gratuitamente a testi giuridici, giurisprudenza dei tribunali superiori e varie informazioni sul sistema giudiziario attraverso i siti web dei tribunali. Lo segnala il decimo rapporto di valutazione della Commissione europea per l’efficienza della giustizia (Cepej) del Consiglio d’Europa. Solo in tre Stati membri, ricorrere al tribunale è un servizio gratuito, sebbene tutti gli Stati membri abbiano la possibilità di ottenere il patrocinio gratuito, in circostanze che però variano (per esempio, in alcuni Paesi, le vittime di violenza domestica o sessuale, gli immigrati o i richiedenti asilo beneficiano automaticamente di questa assistenza). Cala il numero dei tribunali e crescono modalità alternative di risoluzione delle controversie (per esempio, la mediazione giudiziaria, che esiste in tutti gli Stati membri, o percorsi digitali). I dati sull’efficienza della giustizia sono “migliorati significativamente” rispetto al 2020 ma variano a seconda della tipologia della causa e del livello di giudizio: le cause penali hanno visto diminuire i tempi di trattazione in primo grado, le cause civili e amministrative sono più lente in primo e secondo grado. I più performanti sono i tribunali di terzo grado (corti supreme). Ad aiutare il miglioramento sono le tecnologie digitali che, ad esempio, in 33 Stati hanno registrato notevoli progressi nell’introduzione delle udienze a distanza nei tribunali, anche in materia penale. La tendenza, anticipa il rapporto, sarà ancora più marcata in futuro, dal momento che si stanno introducendo nuovi strumenti tecnologici a coadiuvare il lavoro dei giudici.

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