Il vescovo di Camaçari e presidente della regione Nordest 3 della Conferenza episcopale nazionale del Brasile (Cnbb), dom Dirceu de Oliveira Medeiros, uno dei cinque delegati eletti dall’episcopato brasiliano, presente al Sinodo, invia al sito della Cnbb le sue impressioni sul cammino che si sta vivendo in Vaticano e di come i problemi del Paese stiano risuonando nel dialogo sinodale.
Dalla prima sessione mondiale del Sinodo, nell’ottobre dello scorso anno, secondo il vescovo (al centro della foto), si nota che molti dei temi affrontati in America Latina, e in Brasile in particolare, sono già familiari al cammino della Chiesa nel continente. “Anche se dobbiamo ancora crescere molto, alcune esperienze in Brasile e in America Latina sono segni di sinodalità: il rafforzamento dei consigli, il lavoro in collegialità, le assemblee pastorali nelle diocesi, la preoccupazione di creare spazi per i laici per agire nella missione e anche negli ambienti decisionali”, ha sottolineato.
Secondo il presule, queste esperienze fanno parte di una tradizione nel cammino della Chiesa in America Latina e in Brasile e devono essere rafforzate. D’altra parte, il vescovo di Camaçari sottolinea che è necessario rafforzare gli orientamenti e le grandi intuizioni che il Sinodo sta sollevando e su cui sta riflettendo. Il presidente della regione Sud 3 della Cnbb ha affermato che la necessità del ministero dell’ascolto risuona in modo molto forte nel Sinodo: “È chiaro che è impegno di ogni battezzato essere una presenza di ascolto qualificato con la nostra gente. Dobbiamo pensare seriamente all’ascolto per poter sanare le ferite aperte nel tessuto ecclesiale”.