Pace: concluso il seminario sui Corpi civili. Milani (Cnesc), “una esperienza da rilanciare e stabilizzare”

Si è concluso a Roma il seminario “Corpi civili di pace: dopo la sperimentazione, quale ruolo per il futuro?” al quale hanno partecipato i diversi attori coinvolti: i giovani dei corpi civili di pace (Ccp), le istituzioni e gli enti, sia quelli provenienti dal mondo del peacebuilding sia quelli appartenenti al mondo del servizio civile, tutti accomunati dalla consapevolezza che, in un contesto caratterizzato da conflitti e sfide globali, è necessario investire in politiche e in strumenti di pace. L’istituto dei Ccp deve essere stabilizzato, qualificato e potenziato, hanno evidenziato le testimonianze dei giovani che hanno appena concluso il servizio. “Sicuramente il primo passo sarà quello di avviare la quarta annualità, di cui attendiamo a breve l’uscita del bando”, dichiara Laura Milani, presidente della Conferenza nazionale Enti servizio civile (Cnesc). “Si deve poi superare il concetto di sperimentazione e stabilizzare l’esperienza dei Corpi civili di pace all’interno del Dipartimento Politiche Giovanili, riconoscendone sempre specificità e differenze rispetto al servizio civile all’estero, con il quale mantiene diverse connessioni. La Risoluzione Onu 2250 ‘Giovani, pace, sicurezza’ sollecita infatti il Dipartimento a potenziare sempre più la partecipazione dei giovani nella costruzione della pace e l’esperienza dei Ccp colloca il nostro Paese all’avanguardia in tal senso”. L’esperienza maturata in questi anni sarà fondamentale per costruire un nuovo paradigma di sicurezza, che riconosca il ruolo centrale dei civili nella prevenzione e trasformazione nonviolenta dei conflitti.

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