Arriva dal vescovo inglese responsabile per l’Africa, Paul Swarbrick, l’invito ai fedeli cattolici perché rispondano alla raccolta fondi che Cafod, l’agenzia per gli aiuti ai Paesi del Terzo Mondo della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha lanciato per il Sudan. Sul sito della charity (https://cafod.org.uk/give/donate-to-emergencies/sudan-crisis-appeal) l’invito ad “agire oggi per aiutare la popolazione sudanese” e la possibilità, con un click, di scegliere la somma di denaro da inviare al Paese africano, da 5 sterline, quasi 6 euro, a 950 sterline, quasi 1.200 euro. Accanto a questa cifra anche la spiegazione di quello che si riuscirà ad ottenere con quei soldi, da acqua pulita a prodotti per l’igiene, alla possibilità di riparare tubature rotte e gabinetti pubblici. È da quando è cominciata la guerra, nell’aprile del 2023, che Cafod collabora da vicino con charities locali per garantire acqua, cibo e medicine, ma anche soldi e prodotti per l’igiene, a chi è stato costretto ad abbandonare la propria casa, ai rifugiati dai Paesi vicini, arrivati in Sudan in cerca di un’abitazione, e alle comunità che li ospitano. Sempre sul sito di Cafod sono disponibili anche risorse per le parrocchie che vogliono organizzare una raccolta fondi, dopo la messa domenicale, con la possibilità di ordinare buste, dove i fedeli possono inserire la somma che intendono donare, e un poster dove viene promosso l’appello per il Sudan della charity.