È stata inaugurata stamattina nella chiesa di San Cristoforo a Lucca dall’arcivescovo Paolo Giulietti la mostra fotografica “La via dell’Esychia. Viaggio tra gli eremiti in Italia” di Eliana Gagliardoni. L’esposizione, che sta viaggiando in varie località d’Italia e rimarrà visitabile fino al 21 ottobre (orari: 10-13 e 15-18), è arrivata a Lucca – viene spiegato in un comunicato – anche perché alcune delle foto in esposizione ritraggono eremi ed eremiti del territorio diocesano, ed è promossa dal Centro cultura di Lucca dell’Università cattolica del Sacro Cuore, dalla Cooperativa “In dialogo-Cultura e Comunicazione” e dall’arcidiocesi di Lucca.
Esychia, che in greco significa “immobilità, riposo, quiete, silenzio”, “mantenere la calma”, è il percorso di vita intrapreso appunto dagli eremiti nei loro eremi, soggetti della ricerca fotografica di Eliana Gagliardoni. Si tratta di scatti di silenzio, di preghiera incessante, di vita contemplativa che l’autrice offre ai visitatori quasi per interrogarli, per aprire spiragli di vita interiore. Sono circa 200 gli eremiti in Italia e questa mostra rende testimonianza della loro presenza, portando all’attenzione di tutti quella solitudine e quel silenzio che sono generativi di vita e di bene. Il senso dell’esposizione è infatti quello di far conoscere una realtà di nicchia ma carica di messaggi per l’attualità, e allo stesso tempo proporre qualche interrogativo e provocazione rispetto al ritmo e alla frenesia che contraddistinguono sempre più la quotidianità di tutti, accelerata e piena di rumori. Le fotografie inoltre raccontano come gli eremiti rappresentino un punto di riferimento per tante persone che li raggiungono nei loro eremi. In questi luoghi infatti, immortalati negli scatti in bianco e nero, scaturiscono momenti di confronto e crescita, occasioni di dialogo e di meditazione: sono un tempo e uno spazio per un’esperienza significativa che lascia segni profondi.
All’inaugurazione hanno partecipato anche la presidente del Centro cultura, Gemma Giannini, e dal presidente della Cooperativa “In dialogo-Cultura e Comunicazione” Franco Brambilla. Presente anche l’eremita diocesano don Fulvio Calloni.