Consiglio europeo: presidente Michel scrive ai Ventisette. Il vero nodo restano le migrazioni. Risposta securitaria

Nella sua lettera di invito al Consiglio europeo, Charles Michel scrive ancora: “Affronteremo la nostra competitività e resilienza economica. Il nostro obiettivo è quello di spianare la strada all’attuazione di un ambizioso accordo sulla competitività, i cui parametri sono stati definiti al nostro Consiglio europeo di aprile di quest’anno”. Al centro dell’attenzione ci sarà il Rapporto Draghi. Si passa poi al tema che sta dividendo i governi europei: “Anche la migrazione sarà un importante punto di discussione, in cui prevedo uno scambio strategico tra i leader. Avremo l’opportunità di concentrarci su misure concrete per prevenire l’immigrazione irregolare, tra cui un controllo rafforzato delle nostre frontiere esterne, partnership rafforzate e politiche di rimpatrio rafforzate”. Il tutto nella sola chiave securitaria.
Il Consiglio europeo discuterà inoltre diverse questioni politiche relative alle relazioni internazionali, tra cui la situazione in Moldavia e in Georgia. “Entrambi i Paesi stanno affrontando un momento cruciale per il loro percorso europeo”. “È responsabilità del Consiglio europeo, sancita dai Trattati, definire gli orientamenti e le priorità politiche generali dell’Unione e dare forma alla nostra posizione collettiva sulle relazioni internazionali. Sono fiducioso che sosterremo i nostri valori condivisi e l’ordine internazionale basato sulle regole, rafforzando ulteriormente l’influenza dell’Unione europea sulla scena globale”.

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