La Commissione è stata investita dal Consiglio del mandato di negoziare per raggiungere obiettivi “ambiziosi” alla prossima conferenza sul clima (Cop29) e a quelle sulla biodiversità e sulla desertificazione. Oltre che continuare a collaborare con i partner per affrontare le crisi e accelerare una transizione verde globale, giusta e inclusiva, l’Ue dovrà lavorare per promuovere “un’azione più incisiva a livello globale e per garantire un esito positivo delle due conferenze internazionali e dei negoziati per un trattato globale sulla plastica”, spiega la nota da Bruxelles. Rispetto ai temi della Cop16 sulla biodiversità, a due anni dal lancio dell’accordo quadro globale in cui 196 Paesi si sono dati una tabella di marcia per arrestare e invertire la perdita di risorse naturali entro il 2030, in Colombia l’Ue chiederà, per esempio, di affrontare la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici in modo integrato e promuovere l’attuazione accelerata di soluzioni basate sulla natura; di mobilitare risorse e operatività del meccanismo multilaterale per la condivisione dei benefici derivanti dalle informazioni digitali. Quanto alla Cop29, a Baku l’Ue dovrà mantenere la leadership per aumentare gli sforzi per mantenere l’obiettivo di riduzione delle temperature di 1,5 °C a portata di mano e rafforzare gli impegni della Cop28 sull’eliminazione dei combustibili fossili. I finanziamenti per il clima e lo scambio internazionale di crediti di carbonio, l’adattamento ai crescenti impatti dei cambiamenti climatici, sono altri nodi sul tavolo. Alla quinta sessione del comitato negoziale intergovernativo a Busan sull’inquinamento da plastiche, che “si spera sia l’ultima”, dice la nota dell’esecutivo europeo, se non ci si accorderà su azioni rigorose per porre fine all’inquinamento da plastica, l’Ue chiederà un accordo con obblighi di azione che affrontino l’inquinamento in tutte le fasi della catena del valore della plastica.