“Intensificare la formazione delle autorità per affrontare in modo più efficace le varie forme di violenza, compresa quella psicologica e digitale”: è il suggerimento che il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sull’azione per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica (Grevio) esprime nel 5° Rapporto di attività 2023, che approfondisce il tema del “ruolo e importanza della valutazione e della gestione del rischio nella prevenzione e nella lotta alla violenza contro le donne”. Dal Gruppo anche la sottolineatura che “la separazione da un partner violento può aumentare i rischi per i bambini”, e ci può essere una “violenza post-separazione” su cui vigilare per garantire la sicurezza delle vittime. È quindi importante inserire “valutazioni dinamiche del rischio” nelle procedure legate alla custodia e all’accesso ai figli, situazioni in cui può perpetuarsi la violenza, in particolare sotto forma di azioni legali abusive. Il Rapporto racconta poi come, nel 2023, il Grevio si sia collegato alla Corte europea dei diritti dell’uomo che, e a quelle norme giurisprudenziali che chiedono l’adozione di misure preventive contro la violenza domestica valutando i rischi reali e immediati per identificare la possibile ripetizione di atti di violenza nella famiglia. Grevio ha inoltre pubblicato sette rapporti di valutazione sul raggiungimento degli obiettivi per Lussemburgo, Croazia, Macedonia del Nord, Irlanda, Grecia, Repubblica di Moldova e Liechtenstein, e ha avviato le visite di valutazione che avranno come focus il tema “stabilire un clima di fiducia fornendo sostegno, protezione e giustizia”. Lo scorso anno, infine l’Ue ha ratificato la Convenzione di Istanbul.