L’ospedale di Al Aqsa, supportato da Msf nella Striscia di Gaza, si è trasformato ancora una volta in una scena di caos e spargimento di sangue con l’arrivo di 60 pazienti, tra cui 5 bambini gravemente feriti, e 20 morti a seguito dell’attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola a Deir Al Balah.
“Il personale si sente impotente. Non ci sono letti, né scorte sufficienti per curare i feriti. Non ci sono nemmeno più garze sterili”, dice Eliza Sabatini, infermiera di Msf a Gaza.
È la seconda volta in una settimana che l’ospedale di Al Aqsa riceve un gran numero di pazienti gravemente feriti a causa degli attacchi aerei israeliani. Israele deve mettere immediatamente fine alla guerra totale contro la popolazione di Gaza.
“Intorno alle 11.30 abbiamo sentito una forte esplosione e poco dopo sono iniziati ad arrivare pazienti, 20 di loro erano già morti. Nell’area rossa c’erano persone con amputazioni, ferite alla testa. Cinque di loro erano bambini di 7/8 anni circa, alcuni di loro in coma, con ferite alla testa”, la drammatica testimonianza dell’infermiera.