Nell’anno scolastico 2023-24, in Italia si contano 7.528 scuole cattoliche per un totale di 515.135 alunni. E’ quanto emerge dal XXVI Rapporto sulla scuola cattolica, realizzato dal Centro studi per la scuola cattolica (Cssc) per i tipi di Scholé (Brescia 2024, pp. 304). “Emergenze educative” il titolo del report, che verrà presentato on line sabato 19 ottobre, a partire dalle 9:30, nel corso della XVII Giornata pedagogica della scuola cattolica, con la partecipazione del segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, e di alcuni autori del Rapporto (Adriano Fabris, Fabio Pasqualetti, Mariolina Ceriotti Migliarese, Sergio Cicatelli). I lavori potranno essere seguiti collegandosi liberamente al link: https://tediscite.webex.com/tediscite/j.php?MTID=m33a518f9d8c8b2cdccc6fbba4aab7b96.
Le scuole cattoliche, si legge nell’appendice statistica del Rapporto, rappresentano poco meno di due terzi delle scuole paritarie, con un’incidenza di poco più di un terzo tra le secondarie di II grado. Il quadro complessivo presenta un sistema apparentemente a due velocità: in un anno si sono perse in tutto 185 scuole, ma il calo è concentrato nelle scuole primarie e dell’infanzia, mentre le secondarie di I e II grado aumentano, anche se di poco. Stesso andamento per gli alunni, poiché se ne perdono in tutto 15.555, nonostante l’aumento di 3.564 nei due gradi della secondaria.
Il titolo del Rapporto, spiega una nota, “parla di emergenze rigorosamente al plurale, per rendere più concreto l’esame di alcuni dei fattori che fanno oggi parlare sempre più spesso di emergenza educativa (al singolare), sulla scia di Benedetto XVI che lanciò la formula nel 2008”.