Libano: p. Puccini (missionario), “confidiamo che l’Occidente possa porre un limite alle azioni che prevaricano e creano tanta incertezza sul futuro”

“Sicuramente nell’ultima settimana con l’intensificarsi dei bombardamenti nel centro-sud del Paese e con l’operazione via terra, anche se non ci sono direttamente obiettivi cristiani, tutti risentono di una grande, profonda instabilità”. Lo afferma padre Damiano Puccini, sacerdote originario della diocesi di Pisa e missionario in Libano, in un messaggio audio inviato alla diocesi di Livorno e rilanciato sul sito web del “La Settimana tutti i giorni”. Il sacerdote è tornato da poche settimane nella sua missione a Damour e racconta di come la situazione sia sempre più critica.
“I negozi che sono sempre più vuoti perché per strada non viaggiano i mezzi pesanti e anche le persone fanno fatica a rivolgersi a dei centri commerciali”, ai “luoghi di grande distribuzione perché c’è sempre il rischio che trovandosi vicino a persone sconosciute queste possano essere sopra la lista di quelli che vengono colpiti dalle azioni, dai bombardamenti”, spiega padre Puccini, aggiungendo che “rimane sempre profondamente con la grande paura insomma che ci siano errori” nelle operazioni militari e “tutti possano essere coinvolti”. “Teniamo sempre vivo l’atteggiamento di perdono anche per la nostra missione – assicura il sacerdote – nel far vedere che nella cucina, nella scuola, in ospedale sono presenti poveri, volontari, donne, bambini di tutti i gruppi che anche che in passato avevano commesso forti invasioni e sfruttamenti”. “Questo – spiega – rende sempre visibile la strada del perdono e la strada del rispetto verso i piccoli”. “Confidiamo che l’Occidente possa porre un limite e la fine a tutte queste azioni che prevaricano e soprattutto stanno distruggendo le infrastrutture e creando tanta incertezza sul futuro”, l’auspicio di padre Puccini, anche perché “sarà sicuramente un inverno molto difficile, nella miseria quello che ci aspetta”. Il missionario, nell’occasione, ringrazia “di cuore la diocesi di Livorno e mons. Giusti per la vicinanza alla nostra missione in Libano” e “per la preghiera di tutti”.

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