Democrazia: Notarstefano (Ac), “i cittadini si riapproprino dei processi decisionali”. Albanese (Mppu), “far rifiorire luoghi di elaborazione di cultura politica”

“Le due proposte di iniziativa popolare messe a punto da Acli e Argomenti 2000 sono innanzitutto una importante occasione per ridare credito a una politica che oggi pensa più a conservare potere e privilegi che a servire i cittadini”. Lo ha detto Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana, intervenendo ieri a Milano al convegno “La tua politica. Dialogo con le associazioni sulle proposte di iniziativa popolare”. “È tempo dunque che questi ultimi si riapproprino dei processi decisionali accrescendo la loro partecipazione alla vita politica del Paese. Le due proposte rispondono dunque a due esigenze reali: migliorare la trasparenza interna ai partiti, a partire dal tema finanziamenti; agevolare la partecipazione dei cittadini all’agire politico, sancita dalla costituzione, combattendo ad un tempo l’astensionismo, un virus che infetta è indebolisce la nostra democrazia aumentando la distanza tra istituzioni e cittadini, tema che dovrebbe essere al centro delle riforme istituzionali”, ha aggiunto.
“L’impegno per sostenere le due proposte di legge è un segno di consapevolezza e di responsabilità che è maturato in noi anche per l’esperienza di confronto e di comunione vissuta insieme nella Settimana sociale a Trieste – ha affermato Argia Albanese, presidente nazionale del Movimento politico per l’unità (Mppu) -. Consapevolezza della difficoltà che attraversa la nostra democrazia, responsabilità di contribuire come singoli e come comunità di credenti a rinnovare le forme e la qualità della partecipazione e a ristabilire un circuito virtuoso tra istituzioni e cittadini. Non siamo tra quelli che rimpiangono i partiti politici così come li abbiamo conosciuti nel ‘900 né pensiamo che la partecipazione politica possa essere cristallizzata in regole e adempimenti burocratici. Avvertiamo però la necessità di far rifiorire nel Paese, nei territori, nelle città luoghi di pensiero, di dialogo, di elaborazione di cultura politica, di formazione dei giovani alla cittadinanza responsabile. Luoghi dove nasce una politica autorevole, perché legittimata dalla linfa vitale del rapporto con I cittadini, con la realtà della convivenza quotidiana. Luoghi di relazione, di confronto, di dialogo. Questa è per noi la radice della democrazia, la promessa per ogni uomo e ogni donna di essere protagonisti del proprio destino”.

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