“Il cardinale Zuppi si è mostrato assolutamente disponibile e ha manifestato interesse per i dettagli della vertenza, chiedendo quali siano i riflessi su lavoratori e comunità, e anche quali siano le proposte dell’Usb perché si possa uscire dall’attuale stallo, e restituire quindi dignità a tutto il territorio ionico”. Racconta così Enzo Mercurio, coordinatore provinciale di Usb Taranto, l’incontro che una delegazione di lavoratori dell’Usb, Unione sindacale di base, ha tenuto oggi a Roma con il presidente della Cei per esporre le problematiche legate alla precarietà del lavoro nell’ex Ilva di Taranto. Un incontro scaturito dall’occupazione pacifica di qualche ora che i lavoratori avevano fatto all’interno della cattedrale Gran Madre di Dio, pochi giorni prima di Natale, accolti con sorpresa dal parroco, don Ciro Alabrese, che poi ha scritto al cardinale Matteo Zuppi. “Fornitura di energia elettrica e gas interrotte – ha spiegato Mercurio – beni pignorati, famiglie che non riescono a far fronte ai bisogni basilari, e che non sono affatto in condizione di pensare al domani e, oltre il danno la beffa, una grande emergenza sanitaria e ambientale. Dipendenti di Acciaierie d’Italia, delle ditte dell’indotto o cassintegrati Ilva in Amministrazione Straordinaria: i lavoratori sono tanti, tutti accomunati da una situazione di estrema difficoltà economica per l’assoluta incertezza lavorativa”.