“Chiediamo ancora una volta la grazia che si aprano i cieli e che lo Spirito discenda su tutti coloro che abitano in questa terra rinnovando il cuore e donando la pace. Qui al Giordano dove il Figlio di Dio ci ha rivelato che anche tutti noi siamo figli dello stesso Padre possa ancora manifestarsi la potenza dello Spirito che trasforma popoli diversi e ostili tra di loro in popoli fratelli che appartengono alla stessa famiglia dei figli di Dio, alla stessa fraternità umana”. È la preghiera elevata dal Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, durante la Messa celebrata ieri, 7 gennaio, nella chiesa di san Giovanni Battista a Qasr Al-Yahud, sul luogo dove la tradizione situa il battesimo di Cristo. Un luogo ancor più significativo se si pensa che, dopo la Guerra dei Sei Giorni, l’area fu occupata da Israele e divenne zona minata. Dopo lo sminamento quello che prima era un campo di battaglia ora è diventato “un luogo di pace”. “Qui al Giordano, dove in Gesù anche ognuno di noi è diventato Figlio amato di Dio – ha aggiunto il Custode –, possa davvero iniziare una umanità nuova che rigetta l’etica della violenza e della vendetta e abbraccia l’etica del perdono, della riconciliazione, dell’amore fino al dono di sé”.