I magi “sono la conferma che tutte le genti, nessuno escluso, sono chiamati ad essere i destinatari della gioia di Dio, della piena comunione con Lui. Sono stati mossi nella loro ricerca da una sana inquietudine, che sarà colmata solo dall’incontro con il vero re”. Lo ha detto il vescovo di Como, il card. Oscar Cantoni, nell’omelia della messa per l’Epifania, che ha celebrato in cattedrale. “Tutti gli uomini e le donne, da qualunque spazio del mondo e da qualsiasi condizione esistenziale provengano, sono attratti misteriosamente dalla luce di Cristo Signore, il figlio di Dio, che ha assunto la nostra umanità in pienezza per insegnarci a condividere un’unica, medesima dignità, quella di essere tutti figli di Dio, da lui amati”, ha aggiunto.
Il cardinale si è poi soffermato sull’annuncio evangelico della Epifania del Signore, che “ci apre così gli orizzonti del cuore, ci invita a superare quelle barriere che ci distanziano o che ci separano gli uni dagli altri, o perché diversi o perché lontani da noi”. Ma “quanto siamo ancora oggi lontani da questo disegno di Dio, che ci vuole tutti radunati alla sua stessa mensa!”, ha osservato. “Lo documentano i fatti giornalieri della storia del mondo, ossia l’incapacità di convivere tra nazioni e popoli diversi perché parte di un’unica famiglia umana. Noi stessi, a ben vedere, fatichiamo ad accettare la diversità degli altri e non riconosciamo che la vera ricchezza deriva proprio dalle nostre differenze!”. Infine, il cardinale ha ribadito che “un nostro vero incontro con il Signore non solo trasfigura il nostro cuore, ma ci rende pronti a narrare le meraviglie che Dio ha compiuto in noi, pervasi dalla sua tenerezza”.