Si terrà domani, sabato 6 gennaio, a partire dalle 11 in Via di Selva Nera 200, punto di riferimento per la comunità ucraina di Roma, la quarta edizione della “Befana degli ucraini a Selva Nera”. Nel corso della manifestazione i volontari della Fondazione Opera Divin Redentore, insieme ai volontari dell’Associazione Ripensiamo Roma e della Conferenza San Pio da Pietrelcina della Società di San Vincenzo de Paoli, consegneranno alla comunità ucraina di Roma dolci, giocattoli e indumenti per i bambini che si trovano a Roma e per quelli che si trovano nelle zone di guerra.
Madrina dell’evento, patrocinato dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, è la cantante e campionessa paralimpica Annalisa Minetti che in un video diffuso sui social ha invitato i romani a donare dolciumi, giocattoli ed indumenti per regalare un sorriso a dei bambini che stanno vivendo sulla loro pelle gli orrori della guerra. “Le famiglie ucraine ospitate dai romani hanno apprezzato la generosità e lo spirito di accoglienza dimostrato dalle famiglie, dalle parrocchie e dalle Istituzioni del nostro Paese. In questi due anni di guerra la rete del volontariato romano è riuscita ad assicurare serenità e la possibilità di frequentare la scuola a tanti bambini costretti a fuggire dai territori soggetti a incursioni e bombardamenti. La quantità di donazioni ricevute, frutto della generosità dei romani, consentirà alla comunità ucraina di Roma di effettuare spedizioni di indumenti e generi alimentari a lunga conservazione nei territori di guerra”, ha spiegato Federico Giannone, presidente della Fondazione Opera Divin Redentore.
La Fondazione Opera Divin Redentore, oltre ad adoperarsi nell’aiuto verso la comunità ucraina di Roma, seguirà anche per il 2024 altre tre linee progettuali: la prima riguarda l’aiuto alle famiglie in difficoltà economica e agli anziani soli attraverso la predisposizione di pacchi alimentari, la seconda riguarda l’assistenza ai senza fissa dimora di Roma attraverso una mensa mobile e la distribuzione di indumenti e altri generi di prima necessità e la terza riguarda la presa in carico di persone autrici di reato condannate a svolgere lavori di pubblica utilità.