6000 presenze per 123 giorni di apertura, con 38 visite guidate, 18 studiosi coinvolti, 25 istituti scolastici recatisi ripetutamente in visita, più di 40 soggetti operanti tra organizzatori, storici dell’arte e ricercatori, restauratori, operatori museale, fotografi, addetti stampa, collaboratori e partner, 15 laboratori didattici e 12 visite specializzate, con oltre 6 eventi a tema, tutto sempre a partecipazione gratuita per una scelta voluta in modo da favorire la massima diffusione del bello: sono questi, in sintesi, i numeri di “Omaggio a Perugino. Misericordiae vultus” l’esposizione che chiuderà domenica 7 gennaio 2024 alla Pinacoteca diocesana di Senigallia.
Promossa dalla diocesi col patrocinio del Pontificio Dicastero per la cultura e l’educazione, della Regione Marche e del Comune, con la collaborazione di importanti enti prestatori tra cui la Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino è stata un evento di indubbio successo con cui si è voluto celebrare il quinto centenario dalla morte di Pietro Vannucci nel 1523. Ancora due ultimi giorni di aperture sabato 6 e domenica 7 gennaio, sempre ad ingresso gratuito (orario 9-12/16-19) caratterizzati – alle ore 17 – da due eventi conclusivi. “Spiritualità è sostanzialmente l’arte del vivere. Riprendo un’efficace definizione di un monaco per dirci che l’essere umano è un unicum, lo spirituale ed il materiale sono combinati tra di loro, sono un tutt’uno. La cura del ‘tutto di noi’ può avvalersi di tante medicine ed il contatto con la Bellezza ne è una decisamente salutare. Avere a che fare con l’arte fa bene! – dice il vescovo di Senigallia, mons. Franco Manenti, a conclusione dell’esposizione -. Il notevole evento offerto al nostro territorio ha parlato il linguaggio della Bellezza, espressa nella Pala di Senigallia e nelle opere che facevano da contorno a questo meraviglioso dipinto. Parlare questa lingua, in questo caso espressa nella forma pittorica, penso abbia una risonanza profonda nel cuore delle persone. Non possiamo fare una ‘contabilità’ di queste ricadute, ma sapere che circa 6.000 persone abbiano ammirato questa opera fa piacere, gratifica quanti hanno lavorato per questa iniziativa ed ai quali va il più ampio ringraziamento”.
Il maestro del Rinascimento all’apice del successo realizzò la “Pala di Senigallia” nell’ultimo decennio del Quattrocento. Dialoga in questo ‘omaggio’ con i volti delle opere che compendiano il percorso, creando un itinerario nell’arte dal Quattrocento al Settecento.