Myanmar: terzo anniversario del colpo di Stato. Amnesty, “nonostante le sanzioni, l’esercito importa ancora carburante per compiere attacchi aerei”

Alla vigilia del terzo anniversario del colpo di Stato del 1° febbraio 2021, Amnesty international ha denunciato che, “nonostante le sanzioni, l’esercito di Myanmar sta ricorrendo a nuove tattiche per continuare a importare carburante per compiere attacchi aerei che causano morti e feriti”. Dopo l’introduzione delle sanzioni da parte degli Usa, del Regno Unito e dell’Unione europea, l’acquisto di carburante avviene attraverso vari percorsi, vendite e rivendite, di cui Amnesty è in grado di rivelare i dettagli. “Dopo un’interruzione delle forniture tra gennaio e marzo del 2023, grazie alle pressioni esercitate su aziende, Stati e compagnie di navigazione, da aprile ad agosto dello stesso anno sono arrivate in Myanmar almeno sei mercantili contenenti carburante – informa l’organizzazione per i diritti umani -. Tra settembre e novembre, a seguito delle sanzioni statunitensi, c’è stata una nuova pausa. A dicembre, tuttavia, è approdato un nuovo mercantile carico di carburante. Le sette spedizioni del 2023, in aumento rispetto al 2021 e al 2022, hanno fornito all’aviazione di Myanmar almeno 67.000 tonnellate di carburante. Tutti i mercantili avevano caricato il carburante da un deposito situato in Vietnam, situato al terminal Cai Mep nei pressi di Ho Chi Minh City, gestito dalla compagnia locale Hai Linh Co. Ltd”.
Dalla documentazione di viaggio e da quella delle dogane, Amnesty ha potuto ricostruire in tre occasioni come il carburante fornito a Myanmar sia arrivato in Vietnam: in un caso, “il carburante è stato caricato dal terminal di Huizhou della China National Offshore Oil Corporation, la terza azienda petrolifera cinese; in altri due casi, dal terminal indipendente di Pengerang, in Malesia, in parte di proprietà della Royal Vopak. In almeno tre delle sette forniture arrivate in Myanmar via Vietnam, il commercio di carburante ha visto coinvolta la BB Energy (Asia) Pte. Ltd., la filiale singaporiana della compagnia privata BB Energy, che ha sede a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Non è chiaro se le aziende coinvolte sapessero che il carburante venisse fornito al Vietnam”.

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