Si stanno moltiplicando ad Haiti le proteste di piazza, talvolta accompagnate da violenze, per chiedere le dimissioni del primo ministro Ariel Henry, in un contesto di caos e incertezza.
Mobilitazioni contro Henry si registrano in diverse città di provincia, come Cap-Haïtien (Nord), Cayes (Sud), Gonaïves (Artibonite), Jérémie (Grande Anse/parte del Sud-Est), Trou du Nord, Terrier Rouge, Fort Liberté e Ouanaminthe (Nord-Est), Miragoâne (Nippes) e Petit-Goave (Ovest), causando interruzioni alle attività commerciali, alle scuole e ai trasporti pubblici.
Secondo i media, due persone sono morte durante le proteste nel dipartimento di Nord-Est.
Nel frattempo, la magistratura haitiana ha emesso un mandato di arresto contro Martine Moïse, vedova dell’ex presidente Jovenel Moïse, assassinato nel luglio 2021 nella sua casa, la cui morte ha lasciato un vuoto di potere che ha aggravato la situazione del Paese. Il giudice Walther Wesser Voltaire ha ordinato alla vedova di Moïse, che vive negli Stati Uniti, di comparire nell’ambito delle indagini sull’omicidio dell’ex presidente Moïse, secondo quanto scrivono i media haitiani. Si ipotizzano reati quali “atti di rapina a mano armata, tentato omicidio, omicidio, associazione per delinquere e altri reati, ai danni del residente della Repubblica”, secondo quanto riportato. Martine Moïse si è rifiutata di comparire davanti al giudice istruttore. La vedova ha finora chiesto la creazione di una Corte penale internazionale.