Disabilità: Maggio (Cbm Italia), Rapporto è “strumento di supporto per organizzazioni, istituzioni e chi lavora per promuovere una cultura dell’inclusione”

“Più che uno studio è stato un ascolto”. A dirlo è Massimo Maggio, direttore generale di Cbm Italia, a proposito del primo rapporto sulla disabilità in Italia, presentato oggi a Roma dall’organizzazione umanitaria insieme alla Fondazione Emanuela Zancan. “Ci siamo messi in questo atteggiamento dando la parola alle persone con la consapevolezza che ascoltare è più che sentire – ha proseguito –. L’opera di ascolto è passata attraverso una metodologia che ha coinvolto persone che vivono in famiglia e in una condizione di disagio. Le quattro evidenze richiamano quanto sia necessario mettere al centro la persona con disabilità con un approccio multidimensionale, a 360 gradi, per uscire dall’assistenzialismo, abbandonando la gabbia diagnostica che comprime spesso la persona con disabilità. Le indicazioni offerte dalla ricerca sono orientate a creare le condizioni per abbattere i muri che isolano, investire in servizi promotori di umanità, riconoscere di valorizzare la capacità di ogni persona, promuovere realtà inclusive”. In finale “la ricerca – ha concluso – vuole essere uno strumento di supporto per le organizzazioni, le istituzioni e chi lavora per promuovere una cultura dell’inclusione”.

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