Inclusione, intergenerazionalità, cittadinanza attiva a ogni età, ascolto e capacità di fare squadra: il libro “Quelli del giubbino giallo” (Morellini Editore) racconta questi valori attraverso le persone protagoniste del servizio di accompagnamento protetto dei minori con disabilità organizzato da Auser Gallarate.
E sono proprio questi valori i punti fondamentali in comune tra Auser e Csi, uniti per promuovere oggi, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati, a Roma, l’approccio costruttivo di una comunità educante.
Il titolo del libro, “Quelli del giubbino giallo”, riprende esattamente il modo in cui i volontari Auser sono soprannominati dai bambini che accompagnano. Alla presentazione, insieme all’autrice del libro Sara Bordoni, parteciperanno Domenico Pantaleo (presidente dell’Auser nazionale), Fulvia Colombini (presidente Auser Lombardia), Vittorio Bosio (presidente CSI nazionale), Marco Zanetel (coordinatore Attività Terzo Settore Csi Lombardia), Andrea Cassani (sindaco di Gallarate), Gabriele Ferrieri (presidente Angi – Associazione nazionale giovani innovatori), Mauro Morellini (editore) e una rappresentanza dei dirigenti e dei volontari di Auser Gallarate.
Modererà l’incontro l’on. Maria Chiara Gadda.
“I volontari e le volontarie di Auser Gallarate, coinvolti nel progetto raccontato dal libro, rappresentano un bellissimo esempio di inclusione, solidarietà fra generazioni, impegno civico ed invecchiamento attivo – dice Domenico Pantaleo -. Nell’esperienza di Auser Gallarate ci sono tutti gli ingredienti dei valori che l’associazione da 35 anni porta avanti in tutta Italia con tenacia e determinazione”.
“Il libro, nato da un’idea di Auser Gallarate e di cui andiamo particolarmente fieri, rappresenta un esempio emblematico di come Auser ha saputo svilupparsi e trasformarsi nel tempo – sottolinea Fulvia Colombini – puntando alla costruzione di quel welfare diffuso e di vicinanza che diventerà la condizione essenziale per rispondere agli aumentati bisogni sociali dovuti ai cambiamenti demografici ed economici in atto e all’aumento delle povertà e delle diseguaglianze. Auser si sta orientando sempre di più verso il sostegno di tutte le fasce deboli, mantenendo il focus sulla popolazione anziana e fragile ma includendo tutti coloro che sono colpiti da disabilità, come purtroppo capita anche ai bambini e ai giovani, per dare loro la possibilità di partecipare attivamente alla vita di comunità e di esercitare il diritto allo studio”.
Il libro è stato scritto anzitutto con l’intento di stimolare in altre città la replica del processo di rete avviato a Gallarate e che ora coinvolge 18 comuni, dando supporto a più di 40 bambini con disabilità e, di conseguenza, alle loro famiglie
“Non si immagina quante famiglie abbiano bisogno di un aiuto come quello che stiamo dando noi come volontari, spesso questi ragazzi sono invisibili nelle città – dice Renato Losio, già presidente di Auser Gallarate -. Per noi è un impegno importante, che ha messo ancora più in evidenza il cuore dei nostri volontari. È anche un invito a chi volesse darci una mano”.
Fare rete è il segreto per potenziare messaggi e azioni; i comportamenti inclusivi ed emotivamente intelligenti, inoltre, vanno veicolati fin dalla più tenera età. Lo sport può dare un contributo straordinario nell’insegnare il rispetto delle diversità – visibili e non visibili – e l’importanza della condivisione: “Il Centro sportivo italiano – aggiunge Vittorio Bosio – non poteva mancare in questa importante iniziativa promossa da Auser Lombardia con la quale condividiamo valori importanti come l’inclusione, l’amicizia e l’impegno per gli altri. Sono certo che questo progetto potrà diventare una best practice a livello nazionale con l’auspicio di creare un ponte, e quindi un dialogo costruttivo, tra le varie generazioni”.