Hanno voluto ritrovarsi in quello che hanno chiamato “occhio del ciclone” della violenza, la città di Apatzingán, capoluogo della cosiddetta “Tierra Caliente”. I vescovi dello Stato messicano del Michoacán (nella zona centro-occidentale del Paese) – precisamente delle diocesi di Apatzingán, Lázaro Cárdenas, Morelia, Tacámbaro e Zamora – hanno celebrato ieri una messa per le vittime della violenza e tenuto una conferenza stampa dicendosi preoccupati per l’ondata di violenza generalizzata che investe lo Stato di Michoacán e il Paese.
L’arcivescovo di Morelia, mons. Carlos Garfias Merlos, ha espresso la necessità di solidarietà di fronte alla crisi che si sta vivendo, e ha lanciato un “appello alla speranza”, soprattutto perché “la realtà della violenza e dell’insicurezza nel Michoacán è evidente”, il che obbliga la Chiesa e le organizzazioni sociali a essere presenti per costruire la pace attraverso l’evangelizzazione. L’appello, ha proseguito l’arcivescovo, è anche quello di un “dialogo franco e aperto che aiuti a collaborare con il governatore, con i presidenti municipali, con le autorità federali, con il livello educativo, con il livello sanitario e di sicurezza pubblica, in modo che coloro che si convertono abbiano la possibilità di reintegrarsi nella società e coloro che non lo fanno siano puniti secondo la legge”.
“A coloro che provocano e promuovono la violenza e a coloro che sostengono questi gruppi, l’appello è che si convertano, smettano di fare il male e cambino vita, perché sono la causa di molta sofferenza per molte persone”, ha aggiunto Cristóbal Ascencio García, vescovo di Apatzingán.
Per il bene della società, la Chiesa cattolica di Michoacán chiede ai candidati e ai partiti politici che nelle prossime elezioni “non si mescolino con la criminalità, né facciano alleanze perché queste alleanze sono di morte nell’immediato futuro”, ha aggiunto il vescovo chiedendo direttamente a coloro che si candidano di non stringere patti con la criminalità organizzata: “Dico ai miei fratelli e sorelle di qualsiasi partito politico: non fate alleanze con nessuno del crimine perché questo genererà, durante le elezioni e dopo, più violenza”.