“La misericordia usa la bellezza perché attrae, suggestiona, qualcosa che stacca rispetto alla quotidianità e ci mette in contatto con Dio e la nostra interiorità. I programmi che state studiando possono essere un esempio di accessibilità di fruizione. Non si tratta semplicemente, già sarebbe importante, della possibilità che ogni uomo, anche con disabilità, possa accedere al genio dell’uomo, come quello artistico, ma qualcosa di più profondo. Dio è bellezza e Dio deve potersi manifestare ad ogni uomo. La nostra funzione è quella di facilitare il rapporto fra Dio e gli uomini”. Così mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, in un videomessaggio inviato in occasione dell’incontro intitolato “Giubileo for all”, in corso a Roma presso la Pontificia Università Urbaniana, dedicato ai percorsi per le persone con disabilità durante l’Anno Santo. Nel congratularsi con gli organizzatori dell’evento, fra i quali, il Servizio nazionale pet la pastorale delle persone con disabilità della Cei, mons. Baturi ha aggiunto: “È una idea molto bella che può essere utile, non soltanto a voi, ma a tutte le persone che usufruiranno degli itinerari e a tutta la Chiesa che potrà trarne un esempio”.