Ieri si è svolta la travolgente Marcia della pace lungo le strade di Avezzano. Un impegno che si rinnova da 30 anni. “Da quel momento – racconta Massimiliano De Foglio, presidente diocesano di Azione Cattolica, tra i promotori dell’iniziativa – tutti gli anni a gennaio, si è celebrato il mese della pace con la marcia lungo le strade della città. Anche durante la pandemia i bambini, i giovani e gli adulti hanno fatto sentire il loro desiderio di pace con diverse iniziative. Nei primi anni la marcia era organizzata dall’Acr ed era partecipata dai bambini insieme alle loro famiglie. Poi l’organizzazione è passata all’Azione Cattolica a livello unitario e più avanti si è aperta ad altre realtà locali come l’Agesci e la Rindertimi. Nel 2009 è stata inaugurata la Campana della pace, in piazza Nardelli ad Avezzano, campana gemellata con quella di Tirana in Albania, e così è nata la Tavola della pace, che prima era composta da Ac, Centro missionario, Agesci e Rindertimi e poi ha visto il coinvolgimento anche di uffici diocesani. Oggi alla Tavola della pace partecipano anche Caritas, Migrantes, l’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro, la pastorale familiare e la pastorale giovanile”.
La partenza è stata alle 15.30 dal Palazzo del Municipio di Avezzano. Qui, dopo la consegna ufficiale al Comune da parte degli scout, della Luce della Pace (la fiamma che ogni anno dalla Grotta di Betlemme viene portata, grazie ad una staffetta sui treni e all’impegno degli scout, in tutto il mondo), la Consulta dei ragazzi dell’Acr ha ribadito, agli amministratori di Avezzano, la proposta di candidare Avezzano a “città della pace”. Poi la carovana della pace, guidata dal vescovo Giovanni Massaro, tra canti, colori e allegria ha attraversato le strade della città fino alla Campana della pace di piazza Nardelli, dove si è tenuto un momento di preghiera presieduto dal vescovo.
La 30ª Marcia per la pace, dal tema “Influencer di pace” ha visto ancora bambini, ragazzi, giovani e adulti insieme mai stanchi di gridare pace al mondo intero, consapevoli che la pace nasce prima di tutto nei cuori. Quest’anno i fondi raccolti saranno destinati a due progetti educativi, uno in Terra Santa e l’altro in Ucraina.
Durante il mese di gennaio, anche quest’anno, nelle parrocchie e nelle associazioni, si è riflettuto sul tema della pace. Anche un appuntamento diocesano, sul Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace 2024, si è svolto il 21 gennaio, nella Sala Irti di Avezzano sul tema: “Abita il presente: intelligenza artificiale e pace”. Il vescovo Massaro ha introdotto il pomeriggio, a seguire diversi interventi: la riflessione tecnico-scientifica è stata offerta da Alessia Galli, docente dell’Istituto Ettore Majorana, accompagnata dai suoi studenti e da un robot. La componente filosofica è stata presentata da don Antonio Allegritti, mentre Gino Milano ha esplorato l’impatto sociale dell’intelligenza artificiale. L’incontro ha poi previsto un momento di lavoro in gruppi divisi per fasce di età. L’evento si è concluso con Alfredo Chiantini, che ha focalizzato l’attenzione sull’aspetto educativo del tema.