“Finalmente dopo un lungo periodo, l’Africa torna al centro dell’attenzione e del dibattito pubblico e diventa un interlocutore riconosciuto con cui progettare un futuro comune, non soltanto una minaccia di cui aver paura”. Lo scrive don Dante Carraro, di Medici con l’Africa-Cuamm, in una nota diffusa alla vigilia del vertice Italia-Africa, al centro del quale c’è il Piano Mattei, diventato legge nei giorni scorsi e che mira nei prossimi 4 anni a rafforzare la collabora-zione tra Italia e Africa in tanti e diversi ambiti tra i quali la cooperazione allo sviluppo, la salute, l’innovazione e la tutela dell’ambiente. “Le risorse previste dal Piano, se saranno rese davvero disponibili, sono cospicue (3 miliardi dal Fondo per il clima, 7-800 milioni dal Fondo rotativo oltre ad una quota a do-no)”, fa notare il Cuamm, auspicando che il Piano Mattei “non rimanga una cornice vuota, ma sia fatto di interventi concreti”. “Ci piacerebbe che chi ha il potere di indirizzare le politiche future avesse il coraggio di scelte radi-cali, guidate dalla consapevolezza che siamo davvero tutti “sulla stessa bar-ca, come dice Papa Francesco, e che il bene e il ‘ben-essere’ del prossimo, vicino e lontano, ci riguarda tutti, indistintamente”, si nelle ancora nella nota “Siamo convinti che la salute non è bene di consumo, ma un diritto umano fondamentale. Se la salute è un diritto, l’accesso ai servizi non può essere un privilegio per pochi e battersi per questo, un dovere di tutti”.